Una serie di informazioni che ti saranno utili per ottimizzare la tua campagna email
Iniziamo subito col dire una cosa: una parte delle mie email arriveranno in SPAM!
Il motivo è semplice, i controlli e i software antispam sono tanti e inernazionali e automatizzati quindi è inevitabile che comettano degli errori di valutazione.
Non utilizzare un’email gratuita nel campo “da”
Invece di utilizzare il tuo indirizzo personale e gratuito tipo @yahoo.com o @gmail.com, dovresti utilizzare un indirizzo email per l’azienda o per l’organizzazione per cui stai inviando le email. Queste verranno sicuramente interpretate come spam poichè il server di posta mittente non riconosce questo invio massivo come autorizzato (per questo dovresti sempre configurare nei DNS i parametri spf e dkim leggi la guida )
Per intenderci usa una email legata al tuo dominio, per esempio una tipo [email protected]
Questo articolo però ti aiuterà a migliorare i tuoi risultati.
Ogni ricevente ISP (Internet Service Provider) utilizza diversi filtri anti spam (Gmail è il più evoluto in questo ma considera spam mail a secondo del singolo utente, se ti interessa leggi questo articolo ) e alcuni hanno dei modi davvero imprevedibili e creativi per combattere lo spam. Quindi, senza dubbi, ad un certo punto alcune delle tue mail finiranno per essere filtrate, finendo nella cartella spam.
Finiranno in spam anche se sono email super pulite!
La bella notizia è che non dovresti preoccupartene tanto.
Seguendo alcuni concetti molto semplici potrai ridurre radicalmente le probabilità di essere filtrati e finire il spam.
Rimuovi i contatti inattivi e i contatti falsi
Se la gente si aspetta le tue email e le apre di frequente, la maggior parte degli ISP farà in modo che vengano ricevute.
Nel software di www.mailmarketing.com esiste una sezione apposita "PULIZIA DATABASE"che ti segnala tutte le mail chedevi cancellare. Sono mail che hanno ricevuto un hard bounce quindi il server ha risposto che non vuole ricevere queste mail per questo cliente per vari motivi (mail non esistente, mail che riceve contatti solo da white list).
Se stai inviando le email a tanti contatti inattivi, l’ISP considererà le tue email “non volute” o “non importanti” e le potrebbe mandare in prima battuta in altre cartelle e successivamente nella cartella spam.
Il che ha assolutamente senso.
Pensaci un attimo se ti invio delle email e tu non le apri ripetutamente potrei pensare che non te ne freghi una mazza di ciò che ho da dire.
È molto importante fare una pulizia periodica dei contatti inattivi della tua lista, oppure potresti creare un segmento di persone a cui vengono inviate le mail meno di frequente.
Come regola generale, per essere al top, dovresti solo inviare mail a chi le ha aperte negli ultimi 12-24 mesi e poi, naturalmente, dovresti trovare nuovi modi per aggiungere nuovi contatti alla tua lista.
Concentrati su contenuti forti e che attirino l’attenzione
Se i tuoi contenuti attirano l’attenzione i tuoi contatti apriranno le email che gli verranno mandate.
Assicurati di inviare via mail, ciò che i tuoi contatti si aspettano di ricevere e assicurati di farlo in modo sempre nuovo e originale.
Se invii solo promozioni e offerte, il tasso di lettura si abbasserà molto facilmente.
Controlla il processo di iscrizione e prova a pensare come un utente
Cosa deve leggere, ascoltare, vedere il mio potenziale cliente?
Cosa deve leggere, ascoltare, vedere DOPO CHE HA FATTO l’azione che volevo io?
Cosa si aspettano di ricevere i tuoi contatti, una volta che si sono iscritti?
Se stai inviando qualcosa che non sia aspettano, non ti leggeranno e dopo un pò, le tue mail andranno nella cartella spam.
Inoltre, assicurati che il design delle email sia valido.
Non cambiare il tuo logo o il template di pagina di frequente, perché confonderebbe i riceventi.
Manda email personalizzate e targettizzate
Se le tue email fanno schifo, o infastidiscono, se consideriamo che il 70% utilizza ormai Gmail come posta elettronica, sarà un gioco da ragazzi per i provider di posta capire che la tua email è più un disturbo che il resto.
Quindi assicurati di avere un messaggio di benvenuto per ringraziare gli utenti dopo l’iscrizione e, se possibile, cerca di personalizzare, il più possibile, i messaggi.
La frequenza di invio
Se hai una lista molto grande, è importante individuare la giusta frequenza di invio.
Se invii email molto di frequente, i tuoi iscritti si stancheranno e potrebbero o disiscriversi o marcare le tue mail come spam in un momento di nervosismo.
Se invece le mandi raramente, non ti farai riconoscere per la tua buona reputazione.
Come regola generale, dovresti scrivere ai tuoi contatti un paio di volte a settimana, ma dipende anche dalla relazione che hai con loro.
Fai attenzione al filtro spam prima di inviare
Alla fine della cerazione di una campagna noi mostriamo sempre il punteggio SPAM. Un punteggio troppo alto viene bloccato direttamente dai nostri sistemi, però più è basso il punteggio e più la tua campagna può aver successo.
Fai attenzione ai link nella tua mail
I filtri spam controllano le URL a cui stai linkando.
Se stai linkando a un dominio di dubbia reputazione verrai penalizzato.
Non utilizzare link verso la tua url o sistemi di accorciamenti di URL come bit.ly
I tuoi link dovrebbero essere URL intere e reali. Servizi come bit.ly sono molto utilizzati dagli spammers. Anche i link sulla url (es. www.tuosito.com) sono sconsigliati poichè la url verrà riscritta dai nostri sistemi interni di statistiche e crea un punteggio altissimo
Per i link rivolti all’esterno, è meglio usare “clicca qui” o un pulsante.
Fa in modo che i dati del mittente siano coerenti
Non suggerisco di cambiare i dati del mittente di frequente.
È vero a volte può aiutare per attirare l’attenzione… ma non esageriamo.
Rimanere coerenti aiuta a costruire una buona reputazione.
Prenditi del tempo per pensare a quale nome possa essere ben riconoscibile dai tuoi contatti.
Può essere il nome della tua azienda, il nome di qualcuno all’interno di essa, o anche qualcosa di ancora più originale.
Più riconoscibile è, e meno le persone marcheranno le tue mail come spam.
Il nome del mittente è molto importante nel riconoscimento del brand.
Controlla le automazioni
Se hai delle automazioni attive, fai dei controlli approfonditi.
Potresti scoprire che alcuni contatti stanno ricevendo 6, 8, 10 messaggi al giorno e pertanto li ignorano tutti.
Non utilizzare lo stesso oggetto e contenuti
Se mandi più di un’email con oggetti e testi uguali verrà filtrata come spam.
L’esempio perfetto potrebbe essere se l’oggetto fosse “questo è un test” e il testo “questo è un test”.
Dovresti, inoltre, cercare di evitare anche di utilizzare gli stessi indirizzi “a” e “da”.
L’invio di un’e-mail in cui l’indirizzo e-mail “a” è uguale all’indirizzo e-mail “da” verrà sicuramente contrassegnato come spam.
Se non hai capito cosa intendo è quando il mittente è [email protected] e tu per fare i test di funzionamento del tuo modulo ti sei iscrivi con la mail [email protected].
Rendi semplice la disiscrizione
Sebbene lo sappiamo tutti che negli Autoresponder c’è sempre un link a fine email che ti permette di disisciverti, molto spesso non basta. Devi trattare le persone come cetacei.
Finire nella cartella spam è davvero terribile per la tua reputazione, mentre la disiscrizione non è per forza orribile, semplicemente indica che qualcuno non vuole più ricevere le tue mail.
Conclusione
Mantieni ben in mente che il tuo focus primario dovrebbe essere quello di mantenere la tua lista contatti pulita, di inviare contenuti interessanti, di coinvolgere i tuoi contatti e di incoraggiali a interagire con la tua campagna.
Se mantieni il focus su questi punti, sicuramente seguiranno degli ottimi risultati.
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