Ci possono essere diverse motivazioni per cui le email non vengono consegnate o finiscono nella posta indesiderata. Vediamo insieme i principali Casi e le rispettive Soluzioni
Sono centinaia le aziende, le attività commerciali, i blogger che utilizzano quotidianamente MailMarketing.com per inviare email ai propri clienti, prospect ed iscritti. Alcune tra queste ci contattano ponendoci la stessa domanda: "Perché alcune email non arrivano a destinazione?"
Le motivazioni per cui i messaggi non partono, non vengono consegnati o finiscono nella posta indesiderata sono molteplici e differenti.
Vediamo insieme alcuni dei casi principali e come trovare la soluzione più idonea alle singole problematiche.
1) Perché le email non sono state inviate?
Tre sono le motivazioni per cui le email non sono state inviate:
- La tua campagna è stata pianificata in una data futura o è in bozze ma non è stata inviata
- La tua campagna è ancora in fase di invio, ma l’invio non è stato completato. Le campagne in fase di invio sono segnalate dall'icona "clessidra"
- Non hai a disposizione il numero di email necessari all'invio di quella campagna. Nel caso gli invii non siano sufficienti ti invitiamo ad effettuare un upgrade del tuo abbonamento o a procedere all'acquisto in forma di wild card degli invii necessari
2) Perché le email non vengono consegnate?
Quando si parla di email non consegnate va effettuata una distinzione tra le email che non vengono consegnate alla casella del destinatario e le email che vengono consegnate ma finiscono invece nello SPAM.
Le email che non vengono consegnate alla casella del destinatario sono di due tipologie e vengono raggruppate sotto l'etichetta di "Hard Bounce" e "Soft Bounce".
a) Hard Bounce
L’email viene classificata in Hard Bounce quando viene inviata ad un indirizzo che non esiste oppure è stato chiuso, ad esempio il caso più diffuso è quando è associato ad un sito non più online. L'invio email a contatti con Hard Bounce riduce il tasso di consegna sia per un elemento facilmente intuibile, se gli indirizzi non esistono più non potrai mai raggiungerli, sia perché “l'inattività” di questi destinatari incide in maniera più ampia sulla deliverability anche verso le email attive.
MailMarketing.com ha un sistema preventivo che automaticamente blocca i contatti che restituiscono un hard bounce e non ne consente più l'invio. Nella sezione bad contact data troverai tutti gli indirizzi per cui si è verificato uno stato di hard bounce, verifica che tra questi contatti non ci siano email semplicemente trascritte male. Per le email effettivamente non attive è consigliabile la rimozione.
b) Soft Bounce
I Soft Bounce sono invece messaggi che vengono temporaneamente rifiutati, in genere a causa di problemi con la casella email o il server del destinatario (ad esempio, la cassetta postale è piena oppure il server è inattivo). L'email potrebbe essere conservata sul server del destinatario e consegnata successivamente, oppure il programma di posta elettronica del mittente potrebbe tentare di consegnarlo nuovamente. Il soft bounce riguarda quindi uno stato di indisponibilità temporanea dell'indirizzo email e quindi i contatti non verranno considerati dei “bad contact data” ma rimarranno disponibili per successivi invii.
Vi sono poi casi per cui alcuni soft bounce diventano hard bounce, ad esempio accade quando il destinatario ha un’email su Yahoo, Libero o Hotmail. Questi provider possono avere dei problemi tecnici temporanei e la mail può impiegare fino a ventiquattro ore per essere consegnata, Mail Marketing farà diversi tentativi per consegnarla. Dopo 5 soft bounce, l’errore diventa hard bounce e il contatto finirà tra i bad contact data.
3) Perché i messaggi finiscono nello SPAM
L’ultimo caso per cui l’email non raggiunge il destinatario è che questa venga inviata e consegnata correttamente nella casella email del destinatario ma finisce nello SPAM. Uno dei motivi principali per cui le email arrivano nello spam è che le politiche anti-spam dei fornitori di servizi di posta elettronica (GMAIL, Yahoo!, Hotmail, Libero, etc.) stanno diventando sempre più rigide.
I motivi per cui le tue email potrebbero andare nello SPAM sono principalmente:
- L'origine dell'Email (IP)
- La reputazione del mittente
- Il contenuto dell'email (utilizzo di alcune parole nell’oggetto o nel testo dell’email)
- Engagement dei destinatari
Per evitare di finire nello SPAM dovrai fare attenzione alla qualità delle tue comunicazioni, alla scelta dei tuoi destinatari e all’interazione che questi avranno con i tuoi messaggi
BONUS: 10 Consigli per migliorare i tassi di consegna delle email
- Implementa protocolli di autenticazione basati sul DNS del dominio come SPF e DKIM per aumentare l’affidabilità presso gli Email Service Provider come Gmail, Hotmail, Yahoo! (disponibile su richiesta).
- Invia solo ai contatti che hanno prestato il consenso.
- Mantieni pulito il tuo database, elimina i bad contact data.
- Fai attenzione all'utilizzo di alcuni termini nell'oggetto e nel testo dell'email come ad esempio gratuito, omaggio e sostituendo caratteri come £ e % con il loro equivalente di parole ("sterline" e "percentuali").
- Ottimizzazione delle righe dell'oggetto, del rapporto testo per immagine, del testo alt dell'immagine e dei tempi di invio.
- Valuta la possibilità di un SMTP dedicato per gestire completamente ed autonomamente la tua reputazione e migliorare i tempi di consegna (disponibile su richiesta).
- Evita di utilizzare URL come testo visualizzato (anchor text).
- Invita le persone ad aggiungerti alla white list, cioè nella Rubrica dei loro contatti.
- Invita le persone a spostarti dallo SPAM a posta in arrivo.
- Monitora costantemente le metriche di Engagement dopo ogni campagna e verifica quali elementi portano risultati migliori.
Gli utenti di MailMarketing.com possono richiedere supporto tramite il modulo dei contatti per la configurazione SPF e DKIM per la certificazione del mittente oppure richiedere l’installazione di un SMTP personale.